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Balestro del Girifalco

Il Balestro del Girifalco è una delle più importanti rievocazioni storiche medievali della Toscana, si svolge nella bellissima città di Massa Marittima due volte all’anno, la quarta domenica di Maggio e la seconda domenica di Agosto.

Il balestro è una gara di tiro al bersaglio  – Cornioli – durante la quale si affrontano i tre terzieri cittadini, Borgo, Cittavecchia e Cittanova, per conquistare l’ambito drappo dipinto. L’evento vero e proprio è preceduto da un corteo storico, con circa 150 figuranti, vestiti con abiti storici di epoca medievale, che si snoda tra le vie del centro storico toccando i tre terzieri cittadini ed arrivando in Piazza del Duomo dove avrà luogo la sfida, preceduta dall’esibizione degli sbandieratori della Compagnia Sbandieratori e Musici Massetani.

I terzieri di Massa Marittima

Fin dai tempi in cui Massa Marittima era un Libero Comune, la città era suddivisa in tre zone, tre terzieri appunto, Borgo – colori giallo oro – , blu e rosso, Cittavecchia – colori bianco, nero e giallo – , Cittanova – colori bianco, rosso e verde -. I terzieri si riconoscono sotto il motto “Trium discordantium concordia”, se da un lato infatti la rivalità tra un quartiere e l’altro era molto forte, era altrettanto forte l’unione che nasceva in caso di minacce all’indipendenza della città, in particolar modo contro l’egemonia senese.

  • Il terziere Borgo comprende la parte di città dove si trovano la Chiesa di San Rocco, la Chiesa di San Francesco, il Palazzo della Zecca, l’Antica Falegnameria, la Casa Fedi e la Casa Billi. Questo quartiere venne fondato dagli abitanti della vecchia città di Massa Veternensisi e dai contadini che vi si stabilirono tra la fine del X secolo e l’inizio dell’XI secolo, qui vennero poi aperte le prime botteghe artigiane. Il suo motto è “Virtute Ignea Certabimus”, svolse un importante ruolo durante la ribellione contro Siena, rimase l’ultimo baluardo contro la potenza senese che prima della ritirata, diede alle fiamme questo terziere.
  • Il terziere Cittavecchia fu il primo nucleo abitato di Massa marittima, comprende oggi la Cattedrale di San Cerbone, il Palazzo Comunale, il Palazzo del Podestà, la Palazzina dei Conti di Biserno, il Palazzo Malfatti, le Logge del Comune, il Palazzo Pannocchieschi, il Palazzo Albizzeschi e le Fonti dell’Abbazia. Il terziere fu la residenza ufficiale del Signore del feudo e del Vescovo.
  • Il terziere Cittanova nacque intorno al XII secolo, quando iniziò a diffondersi il desidero di autonomia nella città, fino alla costituzione del Libero Comune avvenuta nel 1225, tale spirito di libertà è incarnato dal suo monumento più importante, la Torre del Candeliere. Il motto del terziere è “Sanguis Eius Libertatis Presidium”, gli abitanti di questo terziere infatti difesero fino alla morte la loro indipendenza comunale. Ne fanno parte  la Chiesa ed il Convento di San Pietro all’Orto, la Chiesa ed il Chiostro di Sant’Agostino, il Cassero Senese, la Torre del Candeliere, l’Antico Frantoio e il Palazzetto delle Armi.

Storia

La tradizione del balestro ha origine dal XIV secolo, quando è documentato che a Massa Marittima fosse praticato l’uso della balestra e l’esistenza di gare tra tiratori. Già nel 1300 infatti nel “Costitutum Civitatis Massae” si parla di due importanti figure, il “Magister Balistrarum” ed il “Camerario”. La più importante testimonianza è però rappresentata da una delibera del Consiglio Maggiore del 1476 “Statutorum Mag. Civitatis Massae pars Ila, Distintio Ila Anno Domini 1476 die X, Augusti”, dove viene riportato quanto segue :

In Consilio Generale cum adiuncta Communis et Populi Civitatis Massae, servatis solemnitatis opportunis. In presentia cum dignissimum Potestatem et Capitanum Civitatis Massae STATUIMUS, Rub. Che si balestri un balestro ogni tre mesi. Che si dia alli giovani qualche esercizio laudevole, provveduto sia che quattro volte annue si facci balestrare di tre mesi in tre mesi, balestrandosi ogni volta tre volte, ciò è in tre dì festivi comandati, e qualunque in quelli tre dì averà più colpi a lui sia donato un balestro d’acciaio col girello essendo massetano et abitante in Massa e non ad altri e di questa balestra due ne paghi il Comune di Massa e gli altri due il Potestà, cioè ogni Potestà uno e in questo modo si diviaranno i giovani dalla caccia e inviarannosi al laudevole esercizio del balestro, da poter essere utili nelli casi et tempi occorrenti.

E’ nel 1959 che a Massa Marittima nasce la “Società dei Terzieri Massetani”, con l’obiettivo primario di far rivivere l’arte della balestra medievale. Da allora la città ospita due volte l’anno, a meno di eventi di grande importanza nazionale o internazionale, a Maggio e ad Agosto. L’edizione di Maggio è dedicata a San Bernardino, compatrono di Massa Marittima insieme a San Cerbone, quella di Agosto celebra invece la costituzione del Libero Comune che ebbe luogo il 31 Luglio del 1225. Massa Marittima fa parte della Federazione Nazionale Italiana Balestrieri insieme alle città di Arezzo, San Marino e Lucca, ed ogni anno viene organizzato un torneo nazionale tra queste città, ospitato a rotazione in ognuna di esse.

La gara

Il sabato precedente la gara si svolge il sorteggio che avviene presso il Palazzo Comunale alla presenza dei Terzieri, della Società dei Terzieri e delle Autorità Comunali, in questa occasione viene sorteggiato l’ordine di tiro, che poi viene comunicato a tutta la cittadinanza per mezzo del posizionamento delle tre bandiere dei rioni poste nell’ordine di sorteggio. La domenica l’evento inizia con il corteo storico tra le vie della città, inizia dalla sede della Società dei Terzieri con i figuranti del Libero Comune, il Vessillo ed il Palio dipinto, raggiunge quindi le sedi dei tre terzieri e per ognuna si aggiungono al corteo i rappresentanti del terziere stesso, il corteo è accompagnato dal suono dei tamburini e delle chiarine. Una volta giunti in Piazza del Duomo i figuranti e i rappresentanti dei terzieri prendono posto attorno alla piazza, e si assiste all’esibizione degli sbandieratori. Concluso lo spettacolo inizia la sfida vera e propria, per ogni terziere gareggiano 8 balestrieri utilizzando la propria balestra antica all’italiana, come quelle in uso del 1400. La balestra p composta da una parte centrale in legno chiamata “teniere” al quale è collegato un arco in acciaio, la corta è invece realizzata in fibra naturale. Dopo essersi posizionato sulla postazione di tiro, il balestriere scaglia la freccia verso il bersaglio, il “corniolo”, di forma tronco-conica, con un diametro di circa 13cm ed una base di circa 50cm, il centro del bersaglio il “pallino” è colorato di nero. Il balestriere che riesce a tirare la freccia più vicino al pallino, regalerà il palio al proprio terziere ed otterrà anche l’ambito premio della “freccia d’oro”.

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